Di chi sono le castagne? E i boschi?
Qualche piccolo chiarimento per evitare spiacevoli malintesi.
I boschi e le foreste, come ogni pezzetto di terra in Italia, hanno un proprietario. Nella stragrande maggioranza dei casi quel proprietario è un privato cittadino. Su quei terreni non si può costruire, se si vuole tagliare il bosco vanno seguite delle regole ben precise e devono essere osservate tutte le cautele per favorire la biodiversità e mitigare i rischi idrogeologici e di incendio. A parte queste regole, che possiamo paragonare alle regole per costruire o avviare un’attività in città, rimane fondamentale la proprietà privata.
Tutto quello che si trova in quel pezzetto di terreno appartiene al suo proprietario e portarlo via significa commettere un furto. Se taglio un albero in bosco e lo porto via senza un accordo con il proprietario sto rubando esattamente come se entrassi in un negozio e portassi via la merce esposta.
Fin qui è facile, ma come la mettiamo con le castagne?
La regola di base è sempre la stessa: appartengono al proprietario del terreno e non importa se vi siano o meno delle recinzioni, dei cartelli o altre indicazioni.
Possiamo però trovare dei compromessi che tutelino il diritto dei proprietari e al tempo stesso permettano di continuare la bellissima tradizione di portare figli e nipoti a raccogliere castagne in bosco.
Qui entra in gioco la selva castanile, il castagneto da frutto: superfici di bosco che il proprietario gestisce con cura proprio per la produzione di castagne. Lo possiamo paragonare ad un meleto, ma per i castagni. Spesso le selve si trovano ai margini degli abitati e lungo le vie di percorrenza, non è dunque difficile imbattersi in esse e sono facilmente riconoscibili proprio per la differenza con il bosco: singole piante di castagno distanti tra loro, spesso vi è il prato o comunque poco sottobosco. A volte vi sono dei cartelli, ma non sempre (e come abbiamo detto non è fondamentale vi siano).
Nelle selve castanili è evidente che il proprietario del terreno sta spendendo i propri soldi, le proprie energie e il proprio tempo per mantenere quei luoghi e per ricavarne le castagne, oltre a preservare e valorizzare il territorio e il paesaggio. Nelle selve è assolutamente vietato raccogliere, perché si sta commettendo un furto senza alcuna scusante.
I castagni però non mancano in tutto il resto del bosco, ad oggi la maggior parte, in cui i proprietari scelgono di non valorizzare né di portare avanti una gestione attenta alla castanicoltura. In questo caso la prassi permettere che le castagne siano tra i prodotti del bosco usufruibili per il proprio consumo personale.
Se dunque volete raccogliere castagne fatelo in un bosco non gestito, senza entrare in quei castagneti chiaramente utilizzati dal proprietario e ricordate che si tratta comunque di una deroga.
Per approfondire vi segnaliamo un articolo su questo tema di uno studio legale:
PS: se invece volete raccogliere in una nostra selva, sul nostro sito trovate delle proposte per voi!