Perché le castagne fanno davvero bene alla salute
Che le castagne facciano bene alla salute i nonni ce lo hanno sempre detto. Capire il perché e il come è però un altro paio di maniche. Le ricerche e gli studi sulla castagna solo negli ultimi anni stanno aumentando di numero ed iniziano ad approfondire alcune tematiche ancora inesplorate o a validare scientificamente approcci tradizionali (scoprendo tra l’altro potenzialità molto interessanti).
Durante il progetto “I Castagneti dell’Insubria” abbiamo conosciuto il professor Mario Dell’Agli, del Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari dell’Università degli Studi di Milano, e negli anni successivi abbiamo cercato con lui e il suo gruppo di ricerca di esplorare una parte di questi temi partendo dal nostro territorio.
La ricerca si è concentrata sull’elevato potenziale antinfiammatorio per l’apparato digerente di alcune parti della castagna e come questa caratteristica cambi significativamente da varietà a varietà. Le analisi si sono svolte su campioni di frutti delle nostre varietà specifiche raccolti per più anni, e gli interessanti risultati sono stati pubblicati nel 2018 sulla rivista Internazionale Pharmacological research, con un articolo dal titolo “A bio-guided approach for the development of a chestnut-based proanthocyanidin-enriched nutraceutical with potential anti-gastritis properties” https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29928974/
Facendo un’estrema e riduttiva sintesi è stato provato scientificamente che il sapere dei nonni ha un fondamento scientifico in quanto alcune parti della castagna hanno effettivamente un’attività antinfiammatoria e potrebbero essere utilizzate per combattere le gastriti e patologie a base infiammatoria che colpiscono l’apparato digerente.
La ricerca non si è fermata all’articolo e stiamo proseguendo il lavoro approfondendo gli studi e ampliando il campo, ad esempio valutando anche l’utilizzo delle foglie.